Niccolò Perucchetti é fondatore dell’ Agriturismo ‘Sette Sentieri’ nell’Astigiano che non é solo un luogo dove rigenerare il corpo con piscina e paesaggi mozzafiato nella pace e nel silenzio, ma anche un luogo dove rigenerare l’anima.

Agriturismo Sette Sentieri: Un percorso di rinascita

Già perché Niccolò all’interno del suo agriturismo propone appunto 7 sentieri, da qui il nome omonimo, che consentono alla persona di fare un percorso spirituale di rinascita. Risulta dunque utile a chi sta affrontando periodi di forte stress emotivo e vuole rimettersi in gioco lavorando sul proprio inconscio ‘bloccante’, utile per chi ama stare ‘con sé stesso’ ed é solito dedicarsi una giornata lontano dal caos, utile per chi vuole intraprendere un percorso di ‘rinascita’, insomma un ‘mini’ cammino di Santiago interiore per intenderci.

Il post che Niccolò scrive oggi sul suo profilo Facebook punta l’attenzione ad una delle nostre più grandi debolezze, ossia siamo spesso ancorati al passato, la metafora della fotografia che utilizza é assolutamente calzante, la nostra mente tende come una macchina fotografica a scattare foto del presente, immortaliamo spesso situazioni che ci donano gioia, ma poi nel tempo, se ad esempio quella storia d’amore é terminata oppure una persona cara é venuta a mancare, tendiamo a riguardare quella fotografia non con il sorriso di qualcosa di bello che é terminato, ma con l’angoscia che possa ricapitare, (ad esempio in amore se ho avuto una delusione tendo a non fidarmi più) o con la tristezza per qualcosa che vi era e ora non esiste più. Niccolò punta a questo, spesso nella vita quelle ‘foto’, ancor più se scattate da altri che ci hanno poi regalato l’album, per continuare la metafora, ossia condizionamenti famigliari, compagni di vita etc, possono crearci situazioni bloccanti che non ci permettono di vivere il presente e ci ancorano al passato o ad atteggiamenti che anche se messi in atto nel presente sono frutto del passato o di influenze che ci hanno plasmato ‘a loro immagine’ e non ci permettono di ‘andare oltre’ perché riportiamo in scena lo stesso copione, convinti, per giunta, che se così non fosse faremo torto a qualcuno (genitori, ex, etc).

Sarebbe dunque importante imparare a sfogliare quell’album sempre con il sorriso e con la consapevolezza che già domani non siamo più le stesse persone che siamo oggi, il nostro stesso corpo, fatto di cellule, si rinnova in continuazione, perché noi dovremmo allora pretendere di essere gli stessi di ieri o di 1 anno fa e che le cose che qualcuno ci ha fatto vedere come ‘giuste’ lo siano davvero per noi oggi? Vi lasciamo alle sue parole:

Niccolò: Siamo abituati sempre a riguardare le vecchie fotografie con uno sguardo nostalgico

Siamo abituati sempre a riguardare le vecchie fotografie.

C’è un non so che di nostalgico nel voler fotografare il presente, per poi, nel futuro, poter tornare al passato.

Accade lo stesso con l’idea che abbiamo di noi stessi.

Facciamo una fotografia mentale di come siamo, e continuiamo a ripensarci e ricrearci sempre uguali, in un loop infinito, nella ruota del criceto.

Questi schemi e idee inconsci sono così radicati che nemmeno ce ne rendiamo conto.

Ci riempiamo di un bagaglio che nemmeno è nostro (religione, cultura, società, famiglia, pratiche olistiche new age, media ecc).

E poi confondiamo tutto ciò con la Verità (e li si ride), perché li scatta spesso l’omologazione e, quando riceviamo conferme dall’esterno, smettiamo di farci domande.

In fondo, forse guardiamo le vecchie fotografie per riempire il Vuoto interiore che ci portiamo dentro.

Solo che poi, il Vuoto interiore quei ricordi se li mangia, cresce, e torna a farsi sentire.

Credo che la cosa più importante in questa vita sia saper stare nel Vuoto senza più fuggire in mille distrazioni, stare in quel Vuoto meraviglioso che, se accolto, ti permette di manifestare l’Infinito.

A settembre organizzerò un ritiro da me in cascina che avrà solo 4 posti. Se vuoi delle anticipazioni chiedimi e sarò lieto di risponderti“.

La stessa Alda Merini diceva: ‘Il passato é un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato é solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho già visto non conta più niente. Il passato ed il futuro non sono realtà ma solo effimere illusioni. Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante”.

Di Erica Venditti

Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.