Nel corso delle 13esima puntata del programma NDC, ‘Non diciamoci Caxxate‘, ideato e condotto da Momi El Hawi, imprenditore nel campo della ristorazione, l’ospite é Matteo Casalini, del birrificio Casalini, che porta la sua testimonianza, visibile sul canale Youtube Momi Life Style, con lo scopo di sfatare idealmente tre credenze.

  1. Nel Chianti si produce solo Vino
  2. Lavorare con membri della famiglia? meglio evitare
  3. Le crisi, vedi la pandemia, distruggono qualsiasi attività

Nel corso della bella chiacchierata informale, come ci ha abituato nel suo format Momi, si affrontano queste tre tematiche ove emergono aspetti e caratteristiche che contraddistinguono la figura di Matteo, a scandire il tempo sempre il cronometro ‘pomodoro’, format che abbiamo imparato a conoscere con la testimonianza di Chiara Calderani, che poi al termine dei 15 minuti a disposizione passa la palla al dado, ove emergono le domande ‘scomode’: quanto guadagni? Quanto spendi? La vita sessuale come procede? scheletri nell’armadio? Sei fedele? E così via….un momento, quello finale, che serve a conoscere meglio la personalità dell’imprenditore scelto per l’intervista, ma soprattutto a rendere il tutto ancora più familiare, perché, ricordiamo NDC nasce proprio dall’intento di scoprire talenti e rendere pubblici i loro successi permettendo ad altri magari di recepire i suggerimenti e mettersi in gioco.

Molte le caratteristiche che mi hanno colpito di Matteo, che insieme al fratello Marco tra il 2018 ed il 2019 hanno pensato e poi aperto l’unico birrificio nella zona Chianti, la semplicità, l’umiltà da un lato, ma la tenacia, la caparbia e l’ambizione dall’altra.

Aprire un birrificio, grazie anche alla collaborazione del mastro birraio Tommaso, nella ‘patria’ del vino, è stata una sfida davvero importante, i due fratelli arrivavano da un precedente lavoro nella vendita alla grande distribuzione, quindi dalla loro avevano skill da abili commercianti e di marketing, poi l’ambizione di volere qualcosa a marchio ‘Casalini’, li ha portati un po’ per la location ed i prezzi degli affitti maggiormente vantaggiosi rispetto a Firenze, un po’ davvero per sfida nella zona del Chianti.

Avere oggi una birra ‘made in Chianti’ è certamente una grande soddisfazione, dice Matteo, vuol dire che la follia e l’intraprendenza hanno premiato. Quindi l’idea di inserire un birrificio in un contesto dove vi erano tantissime cantine è risultato premiante, un’idea innovativa, una buona intuizione tra fratelli. E’ qui si sfata il secondo mito, enunciato in apertura, che è sempre meglio evitare di lavorare tra parenti, tra Matteo e Marco c’è invece profonda sinergia, stessi intenti e voglia di crescere, entrambi si completano, entrambi hanno vision e determinazione da vendere, nessuno prevarica sull’altro, le decisioni si prendono insieme, ed il binomio funziona.

Purtroppo l’apertura nel 2019 è andata incontro alla pandemia Covid del 2020 che ha messo a dura prova moltissime attività, portando tante delle stesse nate in periodi analoghi a chiudere definitivamente, ma il desiderio di non arrendersi e la volontà di proteggere il proprio sogno nel cassetto hanno portato entrambi a cercare immediatamente una soluzione per non fallire, si sono quindi rivolti alla grande distribuzione, visto che la vendita al dettaglio nei confronti dei ristoranti era impossibile, data le chiusure imposte dai dpcm,  e questo ha permesso di tenere aperta l’attività, oggi le cose vanno decisamente meglio, il 2023 è stato un anno, dice Matteo, di grandi soddisfazioni.

Al lancio del dado, alla domanda, quanto guadagni? Con estrema onestà Matteo ha risposto ‘per ora poco’, poco probabilmente rispetto agli standard che si era prefisso e alla grande ambizione che lui ed il fratello hanno nel voler vedere il loro progetto ‘volare’. Poco ad oggi per il grande sacrificio che aprire un’attività comporta, per le tasse che vi sono in Italia, molto elevate rispetto al resto d’Europa e non solo, e in proporzione al grande investimento iniziale, ma molto in termini di soddisfazione personale, che traspare dagli occhi di Matteo quando parla dell’unico birrificio esistente nel Chianti.

Un azzardo fortunato potremmo definirlo, una sfida ben riuscita, al fondo, per chi avesse piacere di ascoltare la testimonianza per intero, il video da cui abbiamo tratto l’articolo.

D’altronde come ha ricordato Momi, in chiusura, citando Jim Dorman, Presidente e fondatore della Dorman Financial Management, è proprio l’atteggiamento mentale dei singoli a fare la differenza dinanzi agli ostacoli ed alle crisi:

“Come pensi quando perdi determina quanto sei lontano dalla vittoria’

E voi che atteggiamento mentale avete dinanzi alle sfide? Fatecelo sapere, se vi va, nella sezione commenti. Noi vi aspettiamo per il prossimo ‘imprenditore di successo’

Di Erica Venditti

Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.