Bologna: domande sbagliate al concorso per insegnanti

Il Comune aveva già ammesso che 2 delle 40 domande a risposta multipla del concorso per insegnanti delle scuole d’infanzia non erano formulate bene per cui le aveva annullate. Succedeva il giorno dopo lo svolgimento della prova, avvenuta il 19 luglio. Per diversi candidati tuttavia gli errori erano di più, c’era chi ne contestava perfino 8. L’Adi, l’associazione docenti italiani, ha scritto al sindaco Lepore e all’assessore Ara. La richiesta? «Sanare l’incresciosa situazione».

Bologna concorso insegnanti, l’ADI scrive al sindaco Lepore

Il Comune aveva già ammesso che 2 delle 40 domande a risposta multipla del concorso per insegnanti delle scuole d’infanzia non erano formulate bene per cui le aveva annullate assegnando lo stesso punteggio a tutti. Succedeva il giorno dopo lo svolgimento della prova, avvenuta il 19 luglio. Per diversi candidati tuttavia gli errori erano di più, c’era chi ne contestava perfino 8. L’Adi, l’associazione docenti e dirigenti scolastici italiani, guidata da Alessandra Cenerini, ha preso a cuore la vicenda, lunedì ha scritto al sindaco Matteo Lepore e all’assessore alla scuola Daniele Ara e ieri ai capigruppo della commissione Istruzione a Palazzo d’Accursio. La richiesta? «Sanare l’incresciosa situazione».

Su due domande la stessa amministrazione aveva ammesso, come detto, l’errore. Si trattava della numero 19 e della 32. «Non erano state formulate in modo tale da consentire il corretto inquadramento delle risposte», ricorda Cenerini nella sua lettera ai consiglieri comunali. «La cosa è già di per sé grave, accorgersene il giorno dopo e non prima dell’esame, ma la questione è molto più seria, poiché le domande sbagliate sono molte bdi più, almeno altre 8». Per Palazzo d’Accursio sarebbe una figuraccia. Gli uffici del settore Scuola stanno raccogliendo tutti gli elementi per dare una risposta formale all’Adi e alle insegnanti in attesa di conoscere l’esito del concorso, ma per ora filtra solo che le eccezioni poste «non sono fondate».

L’Adi solleva una serie di tecniche sulle domande che ritiene sbagliate: si tratta delle numero 1,8, 9, 15, 21, 25, 28 e 24. Per queste solleva dei dubbi sulle risposte ritenute corrette dal Comune e chiede «di sanare prontamente questa incresciosa situazione». «Converrete con noi — scrive Cenerini — che non è pensabile che a subire le conseguenze di errori altrui siano i candidati». Tocca ora al Comune rispondere a queste sollecitazione.

L’amministrazione comunale aveva bandito questa prova nella primavera scorsa con l’obiettivo di creare una graduatoria a cui attingere per assunzioni a tempo indeterminato e determinato per insegnanti di scuola dell’infanzia.

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