Vanessa, questo il nome della ragazza disabile che ci ha raccontato la sua disavventura, si è vista negare nei giorni scorsi l’accesso all’acquario di Genova dove si era recata con la sua fidanzata ed il suo cane assistenza.

Già perché Vanessa all’apparenza una ragazza normalissima, quindi potremmo quasi parlare di disabilità invisibili ad occhio nudo, è affetta da diverse patologie tra cui la sindrome di POTS, Sindrome da Tachicardia Ortostatica Posturale, chi ne soffre perde coscienza all’improvviso e può cadere e ferirsi, per questo chi ne è affetto può contare, grazie al Progetto Serena che educa i cani in tal senso, su un cane allerta, di assistenza, appunto, come il suo Rocky, che gli permette, grazie al suo ‘allert’ di sapere prima che andrà incontro ad una crisi. Il cane per Vanessa è fondamentale perché è un salvavita, in quanto gli consente di mettersi in posizione di sicurezza ed evitare, perdendo conoscenza, di cadere e farsi male.

Purtroppo nonostante Vanessa avesse avuto rassicurazioni telefoniche in merito alla possibilità di effettuare la visita insieme al suo Rocky portando semplicemente la documentazione che attesta che è un cane ‘allerta’, nel momento in cui si è trovata in biglietteria, le è stato detto che non poteva accedere in compagnia del cane.

Vanessa sballottata poi tra vari uffici, si è sentita impotente, dinanzi al diniego, privata dei suoi diritti fondamentali di inclusione, delusa da un sistema che non funziona e che avrebbe aperto le porte ad un cane di accompagnamento solo nel caso fosse stata ‘cieca’ o ‘sorda’. Come se una disabilità certificata ma invisibile non fosse abbastanza invalidante nella vita di tutti i giorni. Vanessa va all’università e cerca di vivere una vita il più possibile normale, ma per farlo ha necessità in ogni suo spostamento di Rocky, che è al suo fianco grazie all’ Associazione Progetto Serena che da molti anni prepara i cani con successo.

Giovanni Gravili, Presidente dell’Associazione I Nodi D’Amore, contattato da Vanessa stessa, dopo aver ascoltato la sua storia, si dice: “basito ed incredulo, che una ragazza disabile debba ancora nel 2023 subire tali discriminazioni, pretendiamo dall’acquario di Genova scuse pubbliche nei suoi confronti, in cui si ammette di avere commesso una grave ingiustizia dettata probabilmente da una scarsa conoscenza della legge in materia di cani assistenza, Chiediamo che ricontattino Vanessa e che come gesto simbolico, perché ormai la ‘ferita’ è inferta, regalino a lei ed alla sua compagna i biglietti per potervi accedere gratuitamente, e chiaramente che Vanessa possa andarci con il suo amico a 4 zampe”.

A cura di

Erica Venditti,

Ufficio Stampa ‘ Associazione I nodi D’amore’

Di Erica Venditti

Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.