Scontro Dadone Ichino su utilità smart working: vacanza o più produttività?

La questione dello smart working per i lavoratori fragili continua a creare scalpore e disagio ad una categoria che è già stata duramente influenzata dal contesto pandemico, ad oggi non pare esserci una soluzione di merito su questa incresciosa questione che pare essere divenuta una telenovela.

Il Dott Francesco Provinciali ci ricorda:Nel testo originario della BOZZA di decreto c’era solo la tutela dello Smart Working e NON anche quella dell’equiparazione della malattia al ricovero ospedaliero,  Nel DDL licenziato ieri e già in G.U. (DL 24 marzo 2022 n.° 24) le cose sono andate ancor peggio, sono state rimosse entrambe”

Questa rimozione delle tutele, ci spiega è un “vulnus GRAVE, GRAVISSIMO poiché non applica la tabella delle patologie dei fragili e ultra fragili stabilita con Decreto interministeriale 4 febbraio 2022.

Come dire che nel DL 24/3/2022 il Governo smentisce il Decreto interministeriale del 4 febbraio u.s. (predisposto dal Ministro della Salute Roberto Speranza) dove si elencano le patologie che danno luogo alla condizione di fragilità”.

A tal riguardo il Dott. Provinciali ha deciso di scrivere con un breve editoriale il punto della situazione per far emergere l’assurdità di quanto sta accadendo, pare che il Governo abbia perso di vista la necessità di tutelare una delle categorie più disagiate e che dall’esecutivo si aspetterebbe maggiore supporto.

Smart working per i lavoratori fragili: tutto da rifare, le tutele che fine hanno fatto?

Così Provinciali: “Il DECRETO-LEGGE 24 marzo 2022, n. 24  (Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. (22G00034) (GU Serie Generale n.70 del 24-03-2022)

NON contiene alcun riferimento alle tutele sanitarie a favore dei cd “lavoratori fragili” , né nell’articolato , né negli allegati A e B.

Ciò a differenza di quanto previsto dall’art 17 – comma 3/bis e 3/ter della legge 18/2/2022 n.° 11 (in applicazione con modifiche del DL 24/12/2021 n° 221).

Il DL 24/2022 considera evidentemente cessate tali tutele con la decretazione della fine dello stato di emergenza al 31 marzo 2022.

Tuttavia è fondamentale osservare che la materia delle tutele dei lavoratori fragili non va più considerata con riguardo al termine dello stato di emergenza bensì facendo riferimento al Decreto Interministeriale 4/2/2022 che stabilisce quali patologie siano considerate meritevoli di tutela per la condizione di fragilità o ultrafragilità dei soggetti interessati.

Pertanto sarebbe non solo opportuno ma consequenziale e applicativo, rispetto al citato decreto interministeriale 4/2/2022 ripristinare le due tutele previgenti, originariamente previste dai commi 2 e 2/bis  – art. 26 del DL 17/3/2020 n° 18 , rinnovate con i sopra citati comma 3/bis e comma 3/ter dell’art. 17 – legge 18/02/2022 n° 11.

Estromettere dal DECRETO COVID 2022 del 24/3/2022  le suddette tutele (smart working ed equiparazione della malattia a ricovero ospedaliero) sarebbe un grave vulnus in danno dei lavoratori fragili , specie in questa fase di accertata ripresa del contagio da Coronavirus.

Significherebbe sovraesporre i lavoratori in situazione di fragilità accertata e riconosciuta tra le patologie di cui al DI 4/2/2022 a situazioni di potenziale pericolosità.

Occorre un emendamento che corregga questa evidente, grave ingiustizia che ignora il contenuto esplicito del più volte citato DI 4/2/2022 e le malattie in esso pedissequamente elencate“.

Ringraziamo il Dott. Provinciali per averci messo al corrente di tale vulnus e confidiamo per i lavoratori fragili che qualcosa possa effettivamente cambiare.

Di Erica Venditti

Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.