La Storia di GIAIA ed il lieto fine ottenuto grazie al supporto di AIEF

Gaia una bambina di 11 anni affetta da gravi problematiche visive, soffre di una malattia rara che la rende ipovedente, si è trovata, purtroppo ancora nel 2021, a doversi scontrare contro una farraginosa  e lenta burocrazia dell’ASL che le ha reso impossibile l’inizio della scuola con gli strumenti idonei per la sua disabilità.

La famiglia di Gaia aveva inoltrato, rispettando i tempi per consentire alla figlia un ingresso a scuola il più agevole possibile, la richiesta all’ASL di competenza per avere la barra Braille, un ausilio indispensabile per usare il computer e studiare. Purtroppo a febbraio, denuncia la famiglia di Gaia rivolgendosi direttamente ad AIEF per chiedere un aiuto concreto e la risoluzione di questo increscioso accadimento, nessun dispositivo è ancora giunto, anzi la famiglia afferma di essere in attesa delle autorizzazioni da parte dell’ASL per l’ottenimento dell’ausilio.

AIEF, sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei minori e dei soggetti maggiormente vulnerabili, si è subito fatta carico della storia di Gaia e si è attivata inoltrando la segnalazione alle Autorità competenti.

“Non è accettabile che una bambina di 11 anni con evidenti difficoltà visive si debba trovare a frequentare la scuola per diversi mesi senza l’ausilio idoneo che le spetta di diritto”, commenta Tommaso Varaldo, presidente dell’associazione AIEF.

A 48 ore dal nostro intervento, il 25 maggio 2021, è finalmente giunta una buona notizia: l’ASL ha contattato la famiglia scusandosi per l’accaduto e procedendo alla consegna del supporto Braille a GAIA che ora può studiare in tutta serenità.

Abbiamo voluto raccontarvi questa storia perché il diritto all’istruzione per le ragazze ed i ragazzi con disabilità, anche lievi, non resti un diritto violato. Purtroppo, ad oggi, vi sono ancora troppe situazioni come quella che ha vissuto Gaia. AIEF dalla sua, tenendo alta l’attenzione su queste tematiche, farà ancora di più affinché venga sempre garantito il diritto all’istruzione per tutti, ed in particolare per chi ha bisogni educativi speciali.

Ufficio Stampa AIEF

Erica Venditti

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