Pensi di valere poco e che nessuno ti accetti? Partecipa allo YOU DAY e scardinerai le tue convinzioni

La scuola è alle porte, ma non tutti i ragazzi sono entusiasti allo stesso modo di fare ritorno in aula, e non è una mera questione di studio, perché, si sa, quando si è giovani difficilmente si ha come priorità di vita lo studio, ma quel che conta è l’ambiente in cui i nostri giovani trascorrono moltissime ore della loro vita. Dunque il ritorno a scuola viene caricato positivamente o negativamente da molti altri fattori: le amicizie, il gruppo classe, il rapporto con i docenti, l’essersi sentiti compresi o meno nelle difficoltà degli anni passati, Covid e didattica online in primis.

Oltre all’aspetto relazionale vi è poi tutta una parte più personale, emotiva se vogliamo, che può incidere anche sulle prestazioni scolastiche, quanto credo in me? Quale è il mio grado di autostima? Mi spaventano le sfide, i nuovi insegnanti, l’ingresso in una nuova scuola o sono sempre propositivo verso ciò che è nuovo e stimolante? Temo il bullismo o so che potrò purtroppo incontrare qualcuno più prepotente, come in altri ambiti di vita, ma non temo comunque di dire la mia e di farmi conoscere per quel che sono?

Ogni ragazzo in base anche e soprattutto all’autostima che ha di sé vivrà questi ultimi giorni di vacanza ed i primi di scuola in modo differente, con gioia ed entusiasmo quelli più prepositivi e sicuri di sé, con angoscia, preoccupazione e talvolta ansia quanti temono di uscire dalla propria ‘zona di comfort’: la casa, gli amici fidati.

Di tutto questo aspetto emozionale ne parliamo oggi con un’esperta di crescita personale dei ragazzi, Mirella Sferlazza. Youthcoach di Younite che lavora proprio con i ragazzi dagli 8 anni fino ai 25, cercando di far sviluppare la consapevolezza della loro autostima e facendo scoprire loro i propri talenti nascosti attraverso coaching one to one o con percorsi e/o eventi specializzati. A Torino, a settembre, precisamente il 24, vi sarà lo You Day. Un Evento che avrà come primissima data Torino e poi si diffonderà in tutta Italia e che vedrà la possibilità per i ragazzi dai 9 ai 14 anni di fare un’esperienza, un ‘viaggio interiore’ davvero unico.

Spesso parlare con qualcuno di esperto o all’interno di un gruppo di pari con un coach di riferimento che segue la discussione permette ai ragazzi di uscire dall’incontro ‘più leggeri’, consapevoli che esternare le proprie preoccupazioni, può portare alla risoluzione delle stesse. Talvolta , ci spiega Mirella, tenere tutto dentro, il sentirsi inadeguati, può aumentare il senso di disagio e portare i nostri ragazzi ad ingrandire le problematiche. L’ascolto e l’empatia dei coach restano la chiave vincente per acquisire la consapevolezza del proprio ‘io ‘ e di quanto quell’io’ valga nel mondo.

Di seguito l’interessante intervista che ci ha rilasciato Mirella Sferlazza:

Mirella, cosa puoi dirci, dall’alto della tua esperienza, più di 600 ore di formazione attraverso l’academy YFD e diversi camp Younite, relativamente alle maggiori paure dei ragazzi? Quali sono, a tuo avviso, le preoccupazioni maggiori che affliggono i pre adolescenti e gli adolescenti oggi, e quanto contano gli amici e la famiglia nella loro crescita personale ?

 In fase adolescenziale e anche pre adolescenziale la più grande paura è quella di non essere realmente accettati dal gruppo, come scrive Nan Coosemans fondatrice di Younite : L’adolescente ha in se il desiderio di essere contemporaneamente come tutti gli altri e come nessun altro!!!  Compito arduo, perché implica in parte il desiderio di voler essere accettati dal gruppo, ma dall’altra l’accettazione spesso deve passare per la rinuncia di sé, perché gli adolescenti temono di non potersi mostrare realmente per quello che sono. Ossia temono il giudizio dei pari su sentimenti e stati d’animo o sul proprio aspetto fisico. Purtroppo a causa del Covid  il confronto tra pari negli ultimi due anni si è spesso spostato sui social a causa di una socialità reale venuta meno (chiusura palestre, chiusura scuole etc), nei quali, complice tastiera e schermo, è stato più facile nascondersi e vivere di maschere e apparenze, che hanno allontanato l’adolescente però dal suo ‘io’ reale.  Questa eterna finzione ha causato e causa nel tempo una grande frustrazione interiore e soprattutto la convinzione di non essere accettati qualora ci si mostrasse senza filtri sul gruppo, magari timorosi di ricevere conferme sul già negativo rapporto in atto con i pari in presenza, questa certezza non fa che alimentare malessere e spesso porta gli adolescenti a credere di non valere e a volersi volutamente fare del male. Presto purtroppo Imparano pratiche di autolesionismo, Ma dietro a quel volersi fare male, in realtà non vi è null’altro che paradossalmente una richiesta di attenzioni da parte dei propri amici. Cosa vuol dire fare su se stessi autolesionismo??? “Dire Ehiii ci sonoooo io esisto!!!”  In adolescenti il gruppo dei pari é essenziale più della propria famiglia perché loro necessitano di staccarsi dai propri genitori per intraprendere il loro viaggio, con le loro idee, e i loro sbagli.

Quindi potremmo definirla la paura di essere tagliati fuori dalla rete, fuori dal gruppo di pari, nonostante i social abbiano portato, virtualmente, le persone ad essere sempre più connesse tra di loro a qualunque ora del giorno, quindi un paradosso adolescenziale. Sono connesso col mondo, ma non sono accettato ‘dal mio mondo’ e mi sento escluso. Ho compreso bene?

Perfettamente Erica, questa fobia creata proprio dall’esplosione dei social media si chiama FOMO, si tratta di una paura il cui acronimo sta per Fear of missing out, ossia l’ansia di essere tagliati fuori da esperienze gratificanti che fanno le altre persone. Potremmo definirla una sorta di ansia sociale di venire esclusi da eventi piacevoli condivisi nei social appunto.

Il 24 settembre a Torino si terrà, come dicevamo in apertura dell’articolo, un evento molto importante per i ragazzi dai 9 ai 14 anni, leggevo che lavorerete nel corso dello YOUDAY su due gruppi distinti in base alle fasce d’età, puoi spiegarmi meglio l’evento e su quali tematiche, di quelle su menzionate, si lavorerà maggiormente in base all’età?

Abbiamo deciso di selezionare l’età dei ragazzi e di dividerli in due gruppi anche in base alle problematiche che maggiormente riteniamo possano affliggere quella fascia d’età, dunque ci occuperemo dei ragazzi tra i 9 e gli 11 anni al mattino, 9:30-12:30, e dai 12 ai 14 anni al pomeriggio, 15:00-18:00. L’incontro si terrà zona Mirafiori Sud nello specifico presso il Circolo la Tampa, via Tommaso Villa 54. Lo scopo è proprio quello di poter trattare argomenti diversi in base all’età e iniziare un leggero approccio alla crescita personale attraverso giochi e sport di base. Così facendo iniziamo a lavorare sull’Autostima e sull’immagine di sé oltre che sui talenti in modo diverso e divertente, un argomento abbiamo pensato di affrontare in entrambi i gruppi indipendentemente dall’età, visto purtroppo l’aumento dei casi, ossia il bullismo. Affinché i nostri ragazzi imparino a riconoscere un eventuale bullo, a non temerlo e soprattutto a parlarne con un adulto di riferimento senza nascondersi qualora lo incontrassero sul proprio cammino.

Nan Coosemansfondatrice di Younite, sarà presente all’evento del 24 settembre, perché consiglieresti alle famiglie e soprattutto ai ragazzi di prendere parte a questo evento? Quali scopi ha e quale valore aggiunto potrebbero ‘portarsi a casa’?

Nan Coosemans sarà presente all’evento di Torino e poi a quello il giorno seguente che si terrà a Genova. Per noi la sua presenza è un grande valore aggiunto e per chi ha avuto già la fortuna di conoscerla in presenza nel tour che abbiamo fatto sempre qui a Torino il 06/04/22 “Nella mente dell’adolescente” Sa perfettamente che i ragazzi avranno modo di aprirsi e fare un lavoro straordinario con lei! Nan da giugno fino ai primi di settembre in collaborazione con noi youthcoach ha vissuto le storie di più di 500 ragazzi attraverso i camp Younite e abbiamo vissuto e guidato più di 500 storie di vita, ed ognuna di queste ci ha regalato un insegnamento è un’emozione.

Mi hai convinto, e come me credo tu abbia convinto molti altri genitori dell’importanza di questo incontro, specie ora che i nostri ragazzi riprenderanno la scuola e le varie attività sportive, se volessi ora procedere all’iscrizione, come posso fare e soprattutto, dato anche il contesto economico poco roseo che stiamo vivendo, l’impatto di questa fondamentale crescita personale dei nostri ragazzi sarà particolarmente esoso per le tasche di noi genitori?

Guarda Erica il costo è davvero simbolico, si tratta di soli 29€ a persona comprensivo di merenda, meno del costo di una pizza ed una bibita per intenderci, per iscriversi bisogna cliccare direttamente sul link a fondo articolo e soprattutto bisogna affrettarsi a farlo perché data la cifra irrisoria ed il servizio offerto i posti solo chiaramente limitati e super richiesti.  Ci tengo a precisare che all’evento vi saranno anche dei family coach che si presenteranno e potranno parlare con i genitori interessati offrendo loro un intake gratuito. Un’ottima occasione di crescita e condivisione per i nostri ragazzi e un buon modo per i genitori per un confronto diretto e totalmente gratuito con un coach. Se ancora non ti sei iscritto fallo subito cliccando qui:

Vi aspetto e soprattutto non vedo l’ora di conoscere i vostri figli!!!

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