Riportiamo le parole di Domenico Cosentino a seguito del Convegno organizzato dal centro Studi Fenapi: ‘ L’Italia riparte dal Sud’. Ove si sottolinea l’importanza di cambiare lo sguardo nei confronti del Sud affinché venga meno questa etichetta, troppe volte attribuita gratuitamente e per pregiudizi, di una parte di Italia assistenzialista e pigra.

Il problema non é tanto del Sud ma della classe politica che vi Governa, quanti hanno voglia di cambiare realmente le cose ed impegnarsi affinché ciò avvenga? Il Sud ha grandi risorse e vanno sfruttate a pieno.

L’Italia riparte dal Sud: obiettivi e buoni propositi

“Interessante e proficuo convegno organizzato dal centro studi Fenapi, Sud chiama Nord con il Presidente Emiliano Covino. L Italia riparte dal Sud. Non più un Sud piagnone, un Sud pigro e assistenzialista. Il Sud per intenderci, della questione meridionale ma un Sud capace di fare sviluppò, di creare occupazione, di “camminare con le sue gambe” .Oggi ciò è possibile grazie alla dotazione finanziaria del pnrr ma anche ai fondi dell’ordinaria programmazione comunitaria. Ma c è un ma, c è sempre un ma, la nostra classe politica è in grado di programmare, di progettare gli interventi strutturali e di attivate tutte le azioni per una corretta messa a terra del Pnrr. Mha!!

Quante città vogliono raggiungere i traguardi del comune di Messina che è diventato il primo comune italiano in termini di utilizzo del fondi comunitari? Il comune di Messina, ha avuto per sindaco tale Cateno De Luca , che per come lo conosco io, studia, passa le notti in bianco a leggere i bilanci, a cercare le legittime soluzioni ai problemi.

Quanti politici lo fanno o lo faranno? Questo è il vero problema del paese Italia ma più in generale del mezzogiorno: la necessità di una classe politica seria e, anche un complessivo generale esame di coscienza: siamo pronti a rimborcarci le maniche ed abbandonare la cultura dei bonus e dei sussidi?

Sentir parlare ancora oggi di questione meridionale, di un Sud derubato delle risorse, di una forma di apartheid sociale, concedetemi una sana incazzatura. Se Sala o Bonanci chiedono di avere le risorse non spese al Sud non fanno nulla di anormale ma solo il loro dovere di Sindaco e Presidente di Regione.

Non resta che augurare buon lavoro al centro studi Fenapi e un grande in bocca al lupo a Cateno per la sua nuova avventura/sfida.

Di Erica Venditti

Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.