A sollevare una questione specifica sul bonus dei 200 euro che verrà elargito dal Governo per tutelare il potere d’acquisto di pensionati e famiglie é stato Silvio Magliano, Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte, che giustamente ha fatto notare come il Bonus non tenga affatto conto della numerosità dei figli all’interno del nucleo famigliare. Dunque paradossalmente un pensionato solo o una famiglia composta da padre, madre e1 figlio avrà la stesa cifra una tantum di un nucleo famigliare con 3/4 figli. Eppure le spese e gli aumenti sono chiaramente ben diversi. Eccovi le sue considerazioni anche a fronte del fatto che in altre nazioni la famiglia venga eccome tenuta in considerazione, aiutando appunto quelle maggiormente numerose. Perché, ci si chiede, non prendere esempio da modelli virtuosi quando esistono e funzionano? Le sue parole in questo comunicato stampa che volentieri pubblichiamo.
Bonus 200 euro, il paradosso tutto italiano: le parole di Magliano
Perché il nostro Paese non prende esempio da nazioni come la Germania? Lo stato tedesco eroga alle famiglie 100 euro in più per ogni figlio. In Italia invece, dove la popolazione è scesa per la prima volta da anni sotto i 59 milioni, l’unico criterio continua a essere il guadagno mensile. E nel frattempo «il lago della popolazione si prosciuga», con conseguenze sociali tremende: il problema è culturale.
La guerra grava sulle bollette degli italiani: di fronte ai rincari, il Governo ha deciso di erogare un bonus pari a 200 euro a tutti i cittadini. Unica condizione: avere un reddito inferiore ai 35mila euro lordi annui. Non ci sono altre discriminanti: il contributo andrà ai lavoratori dipendenti come agli autonomi, ai disoccupati come ai pensionati, a chi vive in una famiglia numerosa come ai single.
Bonus 200 euro: composizione nucleo famigliare, zona di residenza, costo della vita? Variabili non pervenute
Poi prosegue Magliano con un pizzico di ironia: “Composizione del nucleo familiare, zona di residenza con relativo costo della vita, consumi e altre variabili? Non pervenute, non considerate. Si traccia, idealmente, una riga: sopra il bonus non c’è, sotto è per tutti uguale.
Il problema di fondo spiega delle scelte che si effettuano in Italia é purtroppo tutto culturale: “Che cosa ci impedisce, da sempre o quasi, di adottare, come Paese, una soglia di reddito che non prescinda, anche, da un’analisi fondata della realtà? Una mentalità vecchia, che oggi ha bisogno come non mai di un cambiamento culturale.
Che altre impostazioni e altri sguardi sulla famiglia siano possibili è dimostrato dalla casistica: in Germania, per esempio, è previsto un ulteriore bonus da 100 euro per ogni figlio quale integrazione dell’erogazione base (che è in terra tedesca pari a 300 euro). Il calo della popolazione nel 2021 – certifica Istat – ha riguardato tutte le zone italiane: nel Nord Ovest la popolazione è calata dello 0,3% (0,7% nel 2020), nel Nord Est dello 0,2% (0,4% nel 2020), al Centro dello 0,4% (0,6% nel 2020), al Sud dello 0,6% (0,7% nel 2020) e nelle Isole dello 0,7% (come nel 2020). Davvero, di fronte a questi numeri, non pensiamo che la natalità andrebbe sostenuta? La stessa Germania fa registrare numeri molto diversi.
Il malessere demografico del nostro Paese non è senza conseguenze, in termini di tensioni sociali oltre che di sostenibilità dei sistemi sanitari e previdenziali. «Il lago della popolazione si sta prosciugando» è la metafora utilizzata dall’attuale presidente dell’Istat, il demografo Gian Carlo Blangiardo. È arrivato il momento di cambiare le cose, di smettere di penalizzare chi desidera mettere al mondo dei figli”.
Chiaro che l’Italia rispetto alla Germania, ci viene da aggiungere, é messa molto meno bene economicamente e che la coperta da noi a livello di risorse sia effettivamente ‘corta’, però effettivamente l’esecutivo, come sottolinea Magliano, dovrebbe porre l’accento sulla composizione del nucleo famigliare perché un sigle ed una famiglia numerosa stanno subendo e subiranno per effetto degli aumenti rincari differenti e a fine mese 200 euro per alcuni potrebbero essere un aiuto concreto, per altri molto meno.