Niccolò Perucchetti, fondatore dell’ ‘Agriturismo sette sentieri’ ci parla nel suo post di oggi dell’importanza della formazione nella vita quotidiana, ma soprattutto si interroga su quale sia la formazione migliore: una fatta di ‘quantità’ di cose, o una di qualità, meno cose e fatte bene? La risposta é ovviamente da ricercare all’interno di ognuno di noi, perché ogni persona é unica, ma per Niccolò la formazione ha avuto un’evoluzione, é partita dal ‘voler apprendere tanto, collezionare informazioni, tanti corsi piuttosto a basso costo al fine di aggiungere competenze che avrebbero potuto prima o poi tornare utili, per arrivare ad una formazione che potremmo definire più consapevole. Una formazione mirata, non per aggiungere ma per completare esperienze, migliorarsi in alcuni settori, aumentare competenze. Quindi un aggiungere informazioni più di nicchia, magari spendendo di più, ma con la consapevolezza che anche il costo possa motivare ad apprendere di più. Vi lasciamo alle sue parole:
Perucchetti: ‘ Da drogato di esperienze a basso costo a concretizzazione di esperienze’
“Tempo fa ero un drogato di esperienze a basso costo… Facevo decine di corsi di formazione lampo a 200-300 €, leggevo 4-5 libri per volta su argomenti completamente diversi. Risultato?
Come l’acqua del bicchiere in cui versi costantemente piccoli getti d’acqua, il mio sistema psichico/emotivo/energetico/materiale era costantemente in agitazione. Facevo il nativo il sabato, il monaco il mercoledì e lo scienziato la domenica…
Poi mi sono accorto che cercavo costantemente nuovi strumenti ed informazioni, ma non applicavo in modo costante nella mia vita nessuna della competenze pregresse.
Ho chiuso tutti i corsi e concretizzato i quattro a me più cari (reiki, sciamanesimo, arti marziali e meditazione) iniziando ad insegnare.
Ad oggi faccio un solo corso di formazione all’anno, possibilmente ad alto costo, così sono più motivato nell’ottenere risultati dal mio investimento. Quest’anno ho investito circa 5000€ in formazione, e mi sono già tornati indietro come guadagni… ma sono decisamente una persona migliore e più competente di prima.
Ad oggi leggo solo un libro per volta, lo sottolineo, scrivo appunti a margine e ci attacco post-it… lo leggo sette volte prima di iniziarne uno nuovo“
Agriturismo Sette sentieri, gli ospiti: “si respira aria di casa”
Questo cambiamento ha certamente prodotto risultati tangibili anche nei corsi che mette in campo in agriturismo, tant’é che molti hanno apprezzato il suo modo di essere, poco giudicante e molto aperto al prossimo: “Mi è stato detto che si respira un clima di casa, dove non esistono frasi fatte, non esistono concetti preconfezionati, non ci sono “perché assoluti”, ma solo il sentire vero di ognuno, portato in un semplice italiano che chiunque può capire, senza tirare in ballo “hare khrisna” di qua e “namaste” di la.
Perché in fondo dice Niccolò rinnovando l’invito a tutti di raggiungerlo nel suo agriturismo olistico: “E’ nell’unicità di noi stessi che vi aspetto e vi accolgo, ma anche nell’accettazione di essere membro di un paese che ha bisogno di essere amato per poter cambiare, senza cercare soluzioni preconfezionate da altre tradizioni, ma partendo dalle nostre radici, dal perdono per chi siamo, dall’amore per chi siamo, e poi, da li, aggregare il resto, creare ponti tra isole, per Coltivare Insieme il Futuro.“