Si celebra oggi 21 marzo la giornata Mondiale della Sindrome di Down, la data scelta, come ricorda il quotidiano La Repubblica non è affatto casuale, infatti l’evento che ricorda le persone affette da questa particolare condizione ed è riconosciuto anche dall’Onu, viene celebrato il 21esimo giorno del terzo mese dell’anno, proprio per sottolineare la ‘triplicazione del 21esimo cromosoma’ che è la causa di questa sindrome nei nascituri.
L’Onu sul proprio sito ci tiene a sottolineare come le persone con sindrome di Down debbano poter partecipare significativamente ai processi decisionali su questioni che riguardano la loro vita. Nello specifico il tema della giornata è stato incentrato su ‘With Us Not For Us’, ossia ‘ CON NOI, non per noi’, accogliendo il focus lanciato da Down Sindrome International, l’organizzazione a livello internazionale delle persone con Sindrome di Down, che punta a sottolineare come anche i portatori di disabilità non debbano essere associati al modello obsoleto della ‘carità’, ossia persone meritevoli di pietà per la loro condizione, ma debbano essere in primis trattate in modo equo e avere le stesse identiche opportunità di tutti gli altri individui, lavorando appunto CON gli altri al fine di migliorare le loro vite.
Giovanni Gravili, Presidente dell’Associazione Nodi D’amore, e responsabile per i gruppi parlamentari per le tematiche della disabilità per Forza Italia, ci tiene a ricordare “ quando ai ragazzi con sindrome di down viene data la possibilità di sentirsi parte di un progetto spesso riescono a fare cose meravigliose, basti pensare, ai vari progetti lavorativi che li vedono protagonisti, si pensi, solo per fare alcuni esempi alla Locanda dei Girasoli a Roma, la pizzeria cooperativa aderente a Legacoop gestita dai ragazzi con sindrome di Down, o a Bergamo la pizzeria Pit’sa, dove i camerieri sono ragazzi affetti da Trisomia 21, o ancora nei pressi di Malpensa a Cassano Magnano, dove alla pizzeria Amicorum i ragazzi e le ragazze affette da Sindrome di Down servono ai tavoli, si occupano dell’accoglienza degli ospiti, gestendo tutte le fasi della dimensione relazionale, di estrema importanza per chi è affetto da questa patologia”.
Insomma chi ha creduto in loro, aggiunge Gravili, e nel valore aggiunto della loro diversità ha scoperto la loro straordinaria capacità adattiva, la loro sensibilità e la gioia che possono trasmettere, oltre alla forza di volontà che talvolta manca a chi si trova, nonostante la propria ‘normalità’ fisica, ad affrontare alcune difficoltà che la vita può presentare.
Questo aspetto era già emerso nel cortometraggio ‘Grazie Michele’ sulla disabilità prodotto dal regista Rosario Errico, presentato a Roma a fine ottobre, ove due ragazzi disabili, il primo affetto da sindrome di Down, appunto, ed il secondo tetraplegico, descrivono la loro quotidianità facendo emergere la normalità anche nella disabilità.
Perché in fondo, conclude Gravili, i ragazzi affetti da Sindrome di Down altro non chiedono se non di poter vivere normalmente, ossia poter fare, in base alle loro possibilità, una vita il più possibile normale, come quella di tutti i loro coetanei. Confidiamo dunque che questa giornata possa servire a sensibilizzare chi ancora teme il ‘diverso’, non avendone capito le grandi potenzialità“.
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