Se nel 2021 la decisione presa dall’AIFA , Agenzia Italiana del Farmaco, e ufficializzata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, aveva permesso il passaggio in fascia A, ossia a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale del Baqsimi. Un farmaco indicato per il trattamento dell’ipoglicemia severa negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età uguale o superiore ai 4 anni con diabete mellito, permettendo grazie alla somministrazione spray un più rapido e semplice intervento da parte di chi si trovava a dover prestare soccorso ad un paziente in caso di crisi, ad esempio a scuola, e dando dunque sollievo ai tantissimi pazienti, anche in età pediatrica, affetti da tale patologia. Ora a distanza di due anni, nonostante l’efficacia del farmaco salvavita si fa un clamoroso passo indietro.

Già perché il farmaco che nel 2020 era disponibile in Italia al costo di 140.29 euro, poi passato in fascia A nel 2021, ora torna , di punto in bianco, lasciando di stucco chi ne fa uso, di fascia C ad un costo di circa 75 euro, dunque pur essendo un salvavita PASSA a totale carico del cittadino.

Quali le ragioni di questo dietrofront clamoroso che sta sollevando preoccupazione tra le tante famiglie che hanno figli affetti da diabete mellito?

Giovanni Gravili, Presidente Associazione I Nodi d’Amore, spiega: “Tutto é causato dalla vendita fatta dalla causa farmaceutica Ely Lilly all’azienda americana AmphaStars che non ha nessuna sede in Italia. Dunque AIFA pensa di risolvere il problema attraverso una nuova decisione resa pubblica tramite la GU n 248 del 23/10/2023 ove si rende noto che ‘il medicinale Baqsimi (glucagone) nella confezione polvere nasale uso nasale é di rimborsabilità C’ , ossia a totale carico del paziente’.

Ora va da sé che AIFA non può ‘lavarsi le mani’ così, aggiunge basito e davvero contrariato Gravili, ma deve fare qualcosa per salvaguardare la gratuità del farmaco, che lo ricordiamo, é un salvavita, specie in età pediatrica. E’ un farmaco che non può essere sostituito specie in alcuni ambienti, pensiamo alle scuole, con la soluzione iniettabile, perché moltissimi operatori scolastici e le stesse insegnanti non sono affatto formati per fare iniezioni, né si prenderebbero una tale responsabilità, inoltre lo spray aveva il pregio di poter essere tenuto a portata di mano, anche dai genitori stessi. Non é davvero ammissibile che un farmaco salvavita, passi dall’oggi a domani a pagamento. Abbiamo in Italia 300 mila diabetici e molti in età pediatrica, questo farmaco era un ottimo sostituto di quello iniettabile. Ora il Ministero della Salute si attivi in qualche modo per trovare un escamotage per risolvere quanto prima questo impasse, facendo si che il Servizio Sanitario Nazionale si faccia carico delle spese di riacquisto del farmaco affinché questo possa essere nuovamente riportato in Italia e reinserito in Fascia A. Non é accettabile che per una questione meramente commerciale si giochi con la vita delle persone

Di parere analogo Morena Manfreda, vicepresidente con delega alla disabilità dell’associazione “Su la testa“ madre a sua volta, dunque ancor più parte in causa nella protesta, di un minore con diabete: “Il Baqsimi é il primo e unico farmaco che con un gesto semplice ed immediato permette di risolvere le criticità dovute ad un calo improvviso ed eccessivo della glicemia nelle persone con diabete. È un salvavita é ha il grande pregio di poter essere tenuto a portata di mano. La sua ricatalogazione come farmaco a pagamento rappresenta un problema per le famiglie ed è ingiusta proprio perché è un salvavita, la situazione deve cambiare, confidiamo per le tante famiglie coinvolte che si faccia un passo indietro e che prevalga in buon senso’

A cura di Erica Venditti

Ufficio Stampa ‘Associazione i Nodi D’ Amore’

Di Erica Venditti

Erica Venditti, Classe 1981, giornalista pubblicista dal 2015. Ho conseguito in aprile 2012 il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.