Sulla questione a lungo dibattuta relativa alla possibilità anche per i collaboratori sportivi di poter beneficiare dei 200 euro di bonus stanziati dal Governo, e dopo la lettera scritta anche al sottosegretario Freni per mano di Gerardo Ruberto, Presidente della confederazione sindacale Sportitalia, ora le ultime novità al 9 giugno giungono da Paola De Caro, nota ai nostri lettori essendo sempre stata la referente per i collaboratori sportivi specie nel periodo del lockdown. Le sue parole:
Bonus 200 euro anche ai collaboratori sportivi: parla la De Caro
“Come annunciato pochi giorni fa da Gerardo Ruberto, Presidente della federazione Sindacale Sportitalia, grazie anche all’intervento della senatrice Daniela Sbrollini da lui interpellata , sembra che il bonus di 200 euro che il governo elargirà contro il “caro vita” ( e questo fa già ridere in sè), spetterà anche ai collaboratori sportivi.
Non abbiamo idea se di questo risultato si debba ringraziare anche il Sottosegretario Vezzali perché, più e più volte abbiamo interpellato in proposito la sua segreteria ma, come al solito, non abbiamo ottenuto chiarimenti sull’operato del Sottesegretario.
Sembrerebbe una buona notizia, ma restiamo in attesa del decreto attuativo, che è in scadenza il 17 giugno, per scoprire le modalità di erogazione di questo aiuto.
Come sempre girano voci di corridoio, una delle quali informa che sarà Inps ad erogare il beneficio.
Se così fosse la maggioranza dei collaboratori sportivi resterebbe tagliata fuori, sia perché in pochi sono iscritti ad Inps, sia perché un pre requisito è aver ottenuto almeno una indennità nel 2021, ma ai collaboratori sportivi le indennità le ha erogare Sport e salute S.p.a., non Inps.
Ricordo a chi legge che stiamo ancora combattendo per le centinaia di collaboratori che non hanno ricevuto gli aiuti statali o li hanno ricevuti in parte o sbagliati.
Tra questi, ironia amara, i cosiddetti “incongruenti Inps”.
Collaboratori sportivi: per comprendere chi darà escluso si attende il decreto attuativo
Al momento dunque non rimane che attendere il decreto attuativo e sperare che almeno una volta il Governo sia riuscito a non combinare l’ennesimo irrisolvibile pasticcio burocratico e che questa “elemosina” sarà almeno facile da ottenere.
Tanto i collaboratori quanto le Asd / Ssd sono già abbastanza preoccupate per la riforma dello sport che rischia di chiudere definitivamente le piccole realtà e trasformare lo sport da bene per tutti a privilegio per ricchi.
Attesa snervante, soprattutto per chi da ormai più di due anni non fa altro che tentare di sbrogliare questa matassa ingarbugliata da chi ha a cuore tutto fuorché lo sport.
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