Come molti sapranno, perché noi stessi spesso ne abbiamo parlato, quello del fitness è stato sicuramente uno dei settori che più ha sofferto negli ultimi due anni. Chiusure forzate prima, aperture contingentate poi, chiusure forzate nuovamente e tutta una serie di obblighi e adempimenti che sicuramente non hanno contribuito a riportare in palestra gli abituali frequentatori, oltre che a non avvicinarne di nuovi. Si pensi poi ai bonus erogati dal Governo di importo scarso, arrivati in ritardo e del tutto insufficienti a sanare le mancanze in termini di reddito. Nel raccontare ai nostri lettori le dure difficoltà vissute dagli oltre 8000 proprietari e gestori di palestre e centri fitness sparsi nello stivale, nel pieno della pandemia, non più tardi di poco più di un anno fa, avevamo raccontato anche la storia di chi aveva percorso una strada diversa: la storia delle palestre GimFIVE. Primi tra tutti, a Gennaio 2021 vi avevamo raccontato della scelta delle 12 palestre GimFIVE, brand leader nel fitness low cost, e la loro volontà di aprire, nonostante i divieti imposti dai decreti Conte prima e Draghi poi. Le 12 palestre GimFIVE, con in testa il Presidente tosco-emiliano Stefano Gambaccini e il suo staff, aderirono al circuito IoApro dando la possibilità a tesserati e sostenitori di poter fare attività fisica, anche quando le norme di quel momento non lo consentivano. Non mancarono poi le ripercussioni con sequestri prima e dissequestri, che fecero giurisprudenza, poi, sanzioni amministrative e ricorsi vari.
Per fortuna il contesto attuale é mutato pare essere quasi ritornato alla normalità, non occorre più il green pass per accedere alle palestre e i corsi in linea di principio sono quasi tutti ripartiti, anche la gente ha più fiducia verso il futuro. In questo scenario di maggiore ottimismo si inserisce una piacevole notizia giunta pochi giorni fa relativa ad un’iniziativa singolare, che ci arriva nuovamente dal mondo GimFIVE, volta a dare un sostegno concreto ai 100 e più collaboratori che in essa lavorano e alle relative famiglie. Infatti, Stefano Gambaccini, Presidente del noto marchio fitness low cost, si é distinto per un gesto di assoluto rilievo. Nonostante gli aumenti tangibili, utenze tra tutti, che hanno appesantito la voce “costi” delle 12 palestre, ha deciso, dalla sua, di aumentare i compensi dei collaboratori di €80 al mese, proprio perché si é reso conto che tipologie di costi analoghi hanno gravato nel bilancio famigliare di ogni persona che lavora con lui, ragion per cui ha deciso di dare un segnale di fiducia di una prossima imminente ripresa economica. Una bella cifra quella donata ai suoi collaboratori da Stefano Gambaccini che sfonda nel totale i 96000€ all’anno. Di seguito l’intervista che ci ha rilasciato in cui ci spiega i dettagli della sua idea.
GimFIVE: + 80 euro al mese per ogni dipendente, l’intervista a Gambaccini
Ciao Stefano, allora ci parli di questa singolare e nobile iniziativa?
Certo Erica, a fronte di aumenti che hanno impattato in maniera significativa sulla vita di ogni cittadino ho deciso di stanziare circa 100 mila euro all’anno per i miei collaboratori. Come dicevi tu ricordando chi siamo e cosa abbiamo dovuto affrontare in questi ultimi due anni, veniamo da un periodo durissimo per il nostro settore, che é passato per meccanismi di aperture e chiusure che hanno portato alla chiusura e al fallimento di tante palestre e centri fitness, senza dimenticare le piscine. Ciononostante, proprio come durante il lockdown, sentivo che non potevo starmene con le mani in mano e dovevo fare qualcosa, dovevo AGIRE, anche oggi lasciare inalterati i compensi, in un momento in cui, a detta degli esperti, l’inflazione sfonda il 6%, significa far perdere, di tale percentuale, il potere d’acquisto ai miei ragazzi; il che significa per loro anche ritardare il pagamento di una bolletta o doversi privare di cose concrete come andare a mangiare la pizza con la propria moglie o dover rinunciare a comprare un paio di scarpe per il proprio figlio.
Scelta che ti rende certamente onore Stefano, e ricorda grandi brand famosi che si contano sulla punta delle dita e che tendono a mettere in primo piano i propri dipendenti. La Ferrero ad esempio premia spesso come politica aziendale per i risultati raggiunti e il fatturato aumentato, tu hai fatto una cosa ancora più nobile, dal mio punto di vista, hai aiutato nonostante le difficoltà abbiano colpito anche te come imprenditore. Hai voluto dare un segnale concreto ai tuoi collaboratori, un segnale di fiducia dopo un periodo in cui i collaboratori sportivi ne hanno davvero passate di ogni. Dunque chapeau davvero, e dimmi quali sono stati i risvolti di questa tua decisione?
“Prima di tutto il consiglio di amministrazione e il Group Executive Committee hanno colto con entusiasmo il mio input. La stessa cosa, ma con ancora più partecipazione, è avvenuta da parte dei miei
collaboratori, coloro che beneficeranno di questi 80€ al mese. I loro feedback positivi, i loro volti entusiasti e la loro riconoscenza per questo gesto concreto sono la cosa che mi ha fatto maggiormente piacere.”
Stefano come mai hai pensato proprio alla cifra 80 euro? Sono stati erogati sulla falsa riga degli “80 euro di Renzi o vi é una ragione differente?
(Risata)Sono di principio un keynesiano, favorevole a politiche attive nel mondo del lavoro, volte sia a favorire la piena occupazione, volte sia a mettere in tasca soldi ai cittadini.
Ritengo che solo in questo modo ci può essere una vera ripartenza dell’economia, un aumento dei consumi e di conseguenza del PIL. Il cambiamento avviene anche con “piccoli” gesti e mi auguro che il mio, sommato a quello di altri colleghi come me, possa essere, perché no, una sorta di volano che, come primo step, ci tolga dalle sabbie mobili della stagflazione Ho scelto proprio 80€ essenzialmente per due motivi: il primo è che facendo i conti con i miei tecnici la somma che potevamo stanziare era tra i 50€ e i 100€ al mese; il secondo è che volevo evitare di fare cifra tonda (50 o 100) e far sì che ognuno potesse riconoscere nel proprio compenso quegli 80€ extra.”
Un’ultima domanda Stefano giusto per ripercorrere anche la vostra prima azione controcorrente quella che vi ha portato ad aprire nonostante tutto in piena pandemia, spinti, lo ricordo bene perché avevo seguito io stessa la vostra iniziativa, dalla convinzione che la palestra potesse essere in un periodo caratterizzato da stress e lockdown forzato una buona valvola di sfogo mentale e fisica tutt’altro che dannosa. È vero che la maggior parte dei ricorsi che avete presentato contro le multe ricevute durante le chiusure forzate sono stati accolti dai vari Giudice di Pace e di conseguenza tali sanzioni non sono da pagare? Si potrebbe dire che il tempo alla fine vi ha dato ragione ed ha premiato il vostro ‘coraggio’?
“Si, è vero, e mi rende soddisfatto, ma allo stesso tempo ciò fa parte del passato e queste scartoffie le lascio volentieri in mano agli avvocati, ci hanno già fatto perdere troppo tempo prezioso. Voglio profondere tutte le mie energie e quelle del mio staff in attività a maggiore valore aggiunto, come la creazione del franchising GimFIVE che ci permetterà di passare da 12 palestre a due, tre, quattro, dieci volte tante in ogni angolo d’Italia e affermare i nostri tre valori universali, come nei momenti più bui, di LIBERTÀ, SEMPLICITÀ e AMICIZIA“
Ci sembra abbiate le idee molto chiare, noi come sempre saremo qui pronti a darvi spazio quando queste nuove sfide diverranno realtà per presentarle ai nostri lettori, in bocca al lupo Stefano e speriamo che il tuo gesto possa essere preso da esempio da tanti altri datori di lavoro.