La denuncia di Giovanni Gravili, presidente Associazione I Nodi D’Amore quest’oggi arriva da Volla, in provincia di Napoli, e riguarda una famiglia composta da 5 persone costrette a vivere, a causa degli affitti elevati e del diniego di una casa popolare, in 52 metri quadri, nonostante un figlio gravemente disabile di 12 anni, Vincenzo, bisognoso di spazi idonei per poter effettuare le fisioterapie e consentirgli una vita dignitosa.
A Volla, dice Gravili, purtroppo non è l’unico caso, sono molte le famiglie in questa situazione paradossale, che non ottengono la casa popolare pur avendone diritto, mentre le stesse vengono assegnate o meglio vengono occupate da chi quel diritto non lo ha affatto maturato.
Possibile, aggiunge basito, che nel 2023 una famiglia come quella di Carmine, un papà gran lavoratore, e la mamma, caregiver H 24, debbano vivere in queste condizioni? La famiglia non chiede aiuti economici, ma una casa dignitosa per il figlio, che attualmente, vive in un lettino con le barre posizionato in mezzo all’ingresso.
Gravili, che è andato in visita da loro per osservare da vicino le problematiche prima della denuncia, osserva: “ Vincenzo ha la colonna vertebrale gravemente compromessa, perché fatica a stare in piedi e perché vive costantemente in un letto, gli servono assolutamente visite specifiche e terapie idonee, di questo si preoccuperà l’associazione, ma servono soprattutto degli spazi idonei, occorre da subito accettare la richiesta, già presentata due volte dalla famiglia, di una casa popolare di metratura adeguata. Vincenzo non può continuare a vivere in queste condizioni, così come i restanti membri della famiglia”
Vincenzo, aggiunge Gravili, è un ragazzino circondato da amore e davvero ben curato, perché ha una famiglia straordinaria che lo sostiene, ma il comune di Volla deve immediatamente concedere la casa popolare. Siamo certi che questa situazione, se si seguirà il buon senso, potrà giungere in tempi brevissimi ad una svolta, confidiamo di poter dare a breve una buona notizia a questa mamma coraggio ed al papà Carmine.
Ed inoltre, conclude, è ora che il Governo rivaluti La figura del caregiver che sopperisce ad un welfare mancante, questi angeli che vivono h24 al fianco dei propri cari disabili, necessitano di un riconoscimento mensile che permetta loro anche di avere un futuro previdenziale, non è più possibile che nel 2023 il Governo non si renda conto dell’importanza di queste figure.
A cura di Erica Venditti
Ufficio Stampa Associazione I nodi D’Amore
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