Quanto ho amato la mia solitudine …di M.B Writer

Quant’ho amato la mia

solitudine,

bevendo ogni goccia delle notti

vissute

per colmare voragini dai bordi

taglienti,

trasformandomi in plastica

senza sussulti.

[Nel gelo di un corpo dove

sangue non scorre,

mente ghiacciata per non

pensare al domani]

Ho illuminato ogni angolo buio

di una ragione che ragioni non

conosce,

vivendo di sensi di colpa gli atti

impuri

verso un Dio mai conosciuto.

[Le macerie di una chiesa

crollata,

fra mattoni e bestemmie].

Fra la polvere ed i sassi,

nell’aridità di un letto che mi

rinnega

compari come un canto di

sirena, arginando il mio straripare.

[Un’oasi che sa di miraggio,

e come tale scompare

al contatto]

Di picchi innevati e luminosi

silenzi

sei fiume in piena,

sveli ai miei occhi orizzonti

che cancelli in un battito di

ciglia.

[Non esisti, non sei mai esistita,

rendimi la ragione ,aggiustami

i pensieri]

Sei eco e non più voce,

sei profumo e non più essenza,

rendimi la mente, libera il mio

corpo,

non lasciarmi orfano di me stesso.

#MBwriter

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