E quando gli sguardi si incrociano per la prima volta generano un dedalo di emozioni, sensazioni e domande.
Lui: “E ora che dico? Sorrido, dai. Speriamo di non avere una faccia da pesce lesso. Oh, questa maglietta starà bene con i jeans? La tengo fuori.. no, la metto dentro è più elegante.”
Lei: “Madonna santa, ma sto brufolino proprio oggi doveva spuntare? Mannaggia alla cioccolata! Gonnellina fresca e sandali. Speriamo di non dover camminare troppo! Trucco? E se sbava per il caldo? Meglio acqua e sapone.. ma c’è il brufolino!”
Gli occhi si guardano; i capelli scuri slegati a contornare lineamenti dolci e luminosi lei, barba fatta e gocce di profumo ovunque lui.
“Ciao!”
“Ciao, come stai?”
Loro non sanno. Non hanno la minima idea di quale sarà il loro destino, ma le pulsazioni del cuore che accelerano d’improvviso sussurrano al cervello che era lì e solo lì, che dovevano essere in quel momento.
Il tempo scorre, veloce ed inesorabile. Vorrebbero raccontarsi 100 anni in 100 secondi, dirsi semplicemente “mi piaci” o “abbi fiducia di me”, ma la voce trema quando quelle semplici parole si affacciano alle labbra.
Il barista serve il caffè.
“Mi permette un complimento? Ma lo sa che lei è davvero bellissima?”
Lei arrossisce imbarazzata ringraziando.
Quel barista ha solo dato voce a ciò che lui pensa da quando l’ha vista.
“È ora di andare.”
“Già, maledetto lavoro, talvolta inopportuno!”
“Ma ci rivedremo?”
“Tutti i giorni, nei nostri pensieri, tutte le notti nei nostri sogni, se lo vorremo.”
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