Su Tik Tok é diventata oramai una moda, il trend é diventato famoso perché un ragazzo londinese di 26 anni ha postato un video, divenuto virale, in cui ha condiviso la propria decisione di rinunciare a qualsiasi intrattenimento in volo, no cuffie, no libri, no cellulare, ma sette ore a fissare la mappa del volo. Subito West, questo il nome del ragazzo, essendo diventato virale ha ‘contagiato’ molti altri che hanno replicato il suo modus operandi, aumentando la sfida a 7-8-10 ore o anche più.
Dunque se da un lato, come suggeriscono alcuni psicologi, la pratica ha in sé un risvolto positivo, una ricerca di disconnessione dal mondo, un desiderio di isolamento e la volontà di dedicarsi del tempo semplicemente fissando il vuoto o chiudendo gli occhi, dall’altro lato ora, visto il numero di ore e di dettagli che stanno giungendo dal web, pare essere diventata una pratica talvolta deleteria con risvolti preoccupanti per la salute.
Vi sono sempre i soliti esagerati: persone che asseriscono di non essersi mai alzati nemmeno per andare in bagno per tutta la durata del volo, generalmente la pratica é postata su viaggi a lunghissima percorrenza, proprio a modo sfida, o di non aver mai nemmeno mangiato o bevuto qualcosa. Lo scopo ovviamente, facile intuirlo, raggiungere qualche like in più e fare visual.
La pratica di per sé se controllata e allontanata dagli estremismi ‘idioti’ può, sostengono gli esperti, essere molto positiva per ricaricare la mente.
Spesso infatti nella vita frenetica di tutti i giorni, dove siamo costantemente connessi e reperibili, dove i social catturano la nostra attenzione incollandoci davanti agli schermi, l‘idea originale di poterci isolare per qualche ora é persino piacevole. Gli esperti dicono che é proprio nei momenti di relax mentale ed apparente noia, quando per l’appunto fissiamo il vuoto, che possono anche venire intuizioni brillanti o che riusciamo ad essere maggiormente creativi. E’ come se si riuscisse a dare massimo sfogo alla propria creatività staccando l’interruttore dalle distrazioni quotidiane e soprattutto gli psicologi asseriscono che la ‘pace mentale’, la disconnessione dalla frenesia riduca l’ansia.
Insomma i voli rawdogging prevedono la permanenza in aereo, che sia per poche o molte ore, assolutamente assorti nei propri pensieri, non valgono nemmeno le chiacchiere col vicino.
Se non volete passare per ‘cafoni’ col vicino, magari potreste, come spesso faccio io al parco se cerco serenità, fingere di ascoltare musica indossando auricolari. In teoria, e dico in teoria, questo dovrebbe far intendere agli altri che state ascoltando musica, sebbene non sia vero, e che dunque non avete intenzione di parlare. Tentar non nuoce.